Il Dio dei nostri padri
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Il Dio dei nostri padri Maria Fanizza
Cazzullo nel suo libro “il Dio dei nostri padri” e’ affascinato dalle storie raccontate dalla Bibbia ma incontra anche Fenoglio, Tolstoj, Mc Carthy, Pennac. E parla anche di fatti di cronaca del costume italiano, come la ribellione di Franca Viola. I sogni di Freud. Gaza. La maternità surrogata, la denatalità. L’origine di espressioni che usiamo oggi: l’anno sabbatico, la traversata nel deserto, il giubileo, il capro espiatorio. Il libro è da settimane in cima alla classifica dei bestseller.
«Ho ricominciato a leggere la Bibbia al capezzale di mio padre», scrive nelle prime pagine. Era un anno fa. Cazzullo era a Madrid su un palco. Un presentimento. La telefonata del fratello: «Vieni subito ». Torna in tempo. Il padre lo ha aspettato. Staranno insieme altri due mesi, gli ultimi. «L’aldilà esiste, Aldo», gli assicura prima di spirare. E infatti, alle persone che intervista, sempre Cazzullo chiede se “l’aldilà esiste”. E quindi questo è anche un libro sul padre, che gli è stato di esempio nella vita e su l’ aldilà Cazzullo sente che la Bibbia ci rappresenta, «ci parla di noi». È l’origine della nostra cultura. E come tutti i romanzi «non tutto è logico, razionale, comprensibile».
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Bona Sforza a teatro
Il Petruzzelli a Cracovia Mario Bosco
Bona Sforza va a teatro. La regina consorte di Polonia e duchessa sovrana di Bari durante il XVI secolo, diventa protagonista di un’opera lirica: si chiama per l’appunto Bona Sforza, e sigilla il legame che da secoli tiene insieme il capoluogo pugliese con la Polonia.
Lo spettacolo nasce da una commissione della Fondazione ed è al debutto stasera in Polonia. Nel 2026 sarà in scena al Petruzzelli.
L’opera è stata commissionata dalla Fondazione Teatro Petruzzelli, con il supporto dell’agenzia regionale del turismo Pugliapromozione e in coproduzione con il Teatro dell’Opera di Cracovia, e debutta proprio a Cracovia stasera ( con replica il 12), per poi essere rappresentata a Bari nel settembre 2026. Bari di Bona Sforza conserva le spoglie, nella basilica di San Nicola esiste un sontuoso sepolcro eretto dai figli in sua memoria, e ripercorrere la sua vita è un passo fondamentale per la storia della città:
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La Fondazione Pascali
La Fondazione Pascali di Polignano a Mare Maria Fanizza
presenta nel basement la mostra Antonio Marchetti Lamera – Breathed on by lights / Soffiato dalla luce a cura di Neylan Bağcıoğlu İzgi. La mostra che inaugura il 15 novembre alle ore 18 resterà aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2025, presentando un insieme di opere inedite dalla produzione più recente dell’artista, nato a Bergamo nel 1964 (vive e lavora a Torre Pallavicina).
In queste, la pittura indaga le componenti filosofiche, spirituali e visuali della luce, componente immateriale della nostra percezione della realtà. Assumendo il confine adriatico e l’estensione mediterranea come soglia che collega geografie, culture e storie millenarie tra Oriente e Occidente, Antonio Marchetti Lamera indaga l’esperienza di una visione aurorale, l’emergere delle cose dal buio nell’attimo crepuscolare che le consegna al visibile.
Sin dal titolo della mostra, tratto dal romanzo di Italo Calvino Il cavaliere inesistente, l’artista sembra concentrarsi su quell’attimo “in cui gli oggetti perdono la consistenza d’ombra che li accompagna durante la notte e riacquistano gradualmente colore, attraversando un limbo incerto, appena sfiorati, soffiati dalla luce”. La sua ricerca parte dalla fascinazione subita dalla città di Istanbul, luogo in cui massimamente il dialogo interculturale dà forma e carattere a un’architettura millenaria. Ed è soprattutto il rapporto con il mare – la vitalità della costa, le piccole imbarcazioni dei pescatori e le grandi navi all’orizzonte, e ancora la forza visiva della luce – a legare la capitale turca a Polignano, dove Marchetti ha già esposto nel 2021 negli spazi di Exchiesetta, in una connessione che alimenta l’immaginario di un viaggio nella storia e nell’identità.
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Cioccolato tradizionale
L’ASSESSORE PETRUZZELLI
E LA PRESIDENTE DEL MUNICIPIO I FERRETTI
ALL’INAUGURAZIONE DELLA VI EDIZIONE DELLA FESTA DEL CIOCCOLATO ARTIGIANALE Mario Bosco
Oggi, giovedì 7 novembre, alle ore 18.30, in piazza Umberto, l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli e la presidente del Municipio I Annamaria Ferretti interverranno all’inaugurazione della VI edizione della Festa del Cioccolato Artigianale, diventata ormai un appuntamento molto atteso dalla città di Bari.
L’iniziativa celebra il cioccolato nella sua forma più autentica, privo di additivi e conservanti, con prodotti freschi e preparati in quantità limitate. I visitatori potranno degustare praline, gianduiotti, cremini, cioccolato con frutta secca e spezie, tutti realizzati con tecniche tradizionali. Il cioccolato artigianale, caratterizzato da un aroma intenso e una texture che si scioglie in bocca, sarà il protagonista indiscusso dell’evento.
Oltre alle degustazioni, esperti maestri cioccolatieri terranno dimostrazioni e laboratori, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire i segreti della lavorazione del cioccolato e il noto scultore friulano, Stefano Comelli, eseguirà dal vivo una scultura in cioccolato, dedicata al patrono della città, San Nicola, che sarà donata al Comune di Bari.
Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili sulla pagina facebook dell’iniziativa e sul sito www.festedelcioccolato.it.
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