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Cosa c’entra la felicità

Giovedì 20 Ottobre 2022 06:37 Maria Fanizza
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Oggi alla Feltrinelli il one man show realizzato col Piccolo di Milano 

Cos'e la felicità ? Tutti la cerchiamo, per me è mangiare in estate un frutto colto dall'alber, fare una bella nuotata,tutti la cerchiamo ,tutti vorrebbero averla nella loro vita e, soprattutto, per sempre.

Lo scrittore milanese Marco Balzano, già premio Campiello e finalista allo Strega nel 2018, ha deciso di provare a definire la felicità, attraverso la scoperta e l’analisi dell’etimologia della parola in quattro lingue, quelle in cui la civiltà occidentale affonda le sue radici: il greco e il latino della tradizione classica, l’ebraico di quella giudaico- cristiana e infine l’inglese, usato ovunque. Un viaggio semantico e culturale in cui riflette sul significato dieudaimonia, felicitas, ashré e happinesse che prende forma nel suo libro, pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli, dal titolo "Cosa c’entra la felicità"

C’è chi ne parla ma non l’ha mai provata davvero, chi la insegue senza sosta, chi la raggiunge dopo tanto tempo e in modo rocambolesco, chi la perde in un solo istante. Marco Bolzano presenta, oggi sotto forma di spettacolo in quattro capitoli, tra luci, parole, musica dal vivo e arte acrobatica, stasera alle 19, nella libreria Feltrinelli di Bari ( dopo le tappe a Milano e Bologna) nell’evento realizzato con il Piccolo teatro di Milano e le librerie Feltrinelli ( ingresso libero; info 347.249.13.53). «Felicità è una parola di cristallo – spiega lo scrittore la più soggettiva del vocabolario. La felicità cambia a seconda dei nostri valori, delle nostre condizioni di salute, delle nostre idee, della nostra fede, della nostra età, del nostro rapporto col tempo e con la morte». « Muta svariate volte nel corso della vita - aggiunge - poiché a cambiare siamo prima di tutto noi col nostro orizzonte di desiderio. Definirla, quindi, non è impresa da poco, ma può rivelarsi un’avventura avvincente. Il suo significato, infatti, apre mille strade e mille orizzonti. Per me è uno stato di estasi, per te un momento di inconsapevolezza». « Il luogo dove si trasforma di più è proprio nella lingua – conclude - coi suoi labirinti etimologici perché le parole contengono immagini originarie, miniere di storie e di misteri, che nei sotterranei della nostra mente agiscono e danno forma ai pensieri e alle emozioni di ogni giorno»

Ultimo aggiornamento ( Giovedì 20 Ottobre 2022 10:29 )
 

Torna la fiera a Bari

Lunedì 17 Ottobre 2022 06:01 Maria Fanizza
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Torna la fiera a Bari Maria Fanizza


Un calendario fitto di eventi e spettacoli. All'85esima Campionaria 

Artisti locali, nazionali e internazionali : musica, danza e magia, con esibizioni uniche. Tra questi Uccio De Santis. 

Dal cabaret alla danza nei fine settimana la nota danzatrice e coreografa Elisa Barucchieri con la sua Res Extensa Dance Company in collaborazione con Opera Ideazione e il suo spettacolo Le belle storie non finiscono mai creato proprio per questa edizione della Campionaria. Con la regia e i testi di Gianpiero Francese, lo spettacolo è un omaggio alla sua bellezza e ai suoi 85 anni: un nonno racconterà a un bambino la sua lunga e affascinante storia citando i protagonisti che l’hanno resa un punto di riferimento fondamentale per il Mezzogiorno d’Italia. 

Anche il professore più amato dal web, Vincenzo Schettini, è protagonista in questa Campionaria con le sue lezioni di fisica. Nello spettacolo La Fisica che ci piace, che sta spopolando su TikTok, incontra  il pubblico coinvolto nel one-man show e tutti diventano suoi alunni. 

Lungo i viali fieristici anche artisti di strada  e la Mabò Band,  con il proprio originalissimo spettacolo. Un cocktail di musica, gag e improvvisazioni teatrali. 

Viaggio sonoro invece con Takabum, collettivo di soli strumenti a fiato e percussioni che propone in strada una miscela di suoni funk e easy, fatta da composizioni originali e riadattamenti dei più celebri brani della tradizione jazzistica americana e della canzone italiana. 

Comicità, magia, acrobazia, poesia e follia caratterizzeranno invece gli spettacoli della Compagnia Lannutti & Corbo che nasce dall’incontro di due artisti nella vita e sul palco: Domenico Lannutti e Gaby Corbo entrambi attivi dal 1995. Lannutti è comico, attore, mago, drammaturgo, autore, regista e insegnante di teatro comico. Corbo invece è acrobata, attrice e insegnante di circo teatro.  La loro poetica insieme alla loro tecnica ha creato uno stile unico nel panorama artistico nazionale. 

Un solo artista per tante acrobazie sarà Mistral, atteso acrobata cileno protagonista di spettacoli adrenalinici e suspense. 

E ancora un gradito ritorno sarà il Carillon vivente, che già negli anni scorsi ha entusiasmato il pubblico in Fiera. È infatti una delle proposte artistiche più esclusive dell’ultimo decennio che ha caratterizzato eventi di grandissima importanza su scala mondiale con grandi consensi di critica. Un’idea semplice ma estremamente suggestiva nata dalla fantasia dell’artista ravennate Mauro Grassi. Un pianoforte meccanico munito di ruote e motore vaga sulle note musicali guidato da un settecentesco pianista mentre un’eterea ballerina balla sulle punte in tutù. Tutto come fosse un carillon itinerante d’altri tempi, in uno spettacolo romantico e indimenticabile.

C’è  anche il luna park dedicato alla felicità di adulti e bambini, un'area con le giostre su 10mila metri quadrati dello spazio fieristico. 

Gli spettacoli, gratuiti, compresi nell'acquisto del biglietto per l'ingresso in Fiera, sono veri e propri live show con protagonisti artisti provenienti da varie parti del mondo, in linea con l'internazionalizzazione della Campionaria. 

Ultimo aggiornamento ( Lunedì 17 Ottobre 2022 06:02 )
 

Ex fabbrica Fibronit diventerà un grande parco

Martedì 27 Settembre 2022 08:21 Maria Fanizza
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Ex fabbrica Fibronit diventerà un grande parco urbano Maria Fanizza

 

Arte a Bari nel ex Fibronit 15 creativi all’opera dietro la guida di Gea Casolaro.

 La Fibronit  è un luogo che reclama vita. L’immensa area ex Fibronit a Bari  diventerà Parco della Rinascita, il più grande della città con i suoi 13mila ettari. La Fibronit è stata un pezzo di storia di Bari, sinonimo di lavoro dal 1935 al 1985 e poi per trent’anni sito abbandonato perché le fibre d’amianto  procuravano la morte disperdendosi nell’aria ed entrando nei polmoni della gente. È una storia che ora rischia di sparire. 

Perciò in questi giorni, e fino al 30 settembre, sono a Bari 15 giovani artiste e artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti di tutta Italia, e lavoreranno sulla Fibronit. Sul suo concetto, su quello che è stata e quello che sarà, e lo faranno sotto la guida di Gea Casolaro,artista di base fra Roma e Parigi, con la sua ricerca che spazia dalla fotografia all’installazione sa di cosa si parla, quando si parla di amianto. Ha realizzato un monumento pubblico al parco Eternot di Casale Monferrato ( Vivaio Eternot), monumento vivo dedicato a Casale Monferrato, città simbolo nel mondo  della lotta all'amianto, lì dove sorgeva la fabbrica Eternit, ora c’è un grande parco con monumenti,pista ciclabile,area verde,area giochi,area mountain bike. Anche a Bari sorgerà un grande parco al posto della vecchia Fabbrica. In Italia si stima che ci siano ancora oltre 30mila tonnellate, e l’amianto si continua a produrre in tanti Paesi del mondo. È molto importante avere coscienza di questa fibra così invisibile. Il lavoro che si svilupperà in questi giorni, quindi, avrà il compito di sensibilizzare attraverso i linguaggi artistici. 

A renderlo possibile è Spazio Murat, perché il workshop “Fibronit. Il passato delle morti, il futuro della lotta” è il primo passo del progetto "Tutto è sempre adesso"a cura di Anna D’Elia, il cui primo capitolo (dal 20 ottobre al 19 novembre allo Spazio Murat, in collaborazione con The Gallery Apart) sarà dedicato proprio a Gea Casolaro. Cosa sanno le giovani generazioni della storia della Fibronit, e più in generale dei danni provocati dall’amianto? 

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World Press Photo TALKS Maria Fanizza

Venerdì 07 Ottobre 2022 15:56 Maria Fanizza
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World Press Photo TALKS Maria Fanizza

E stato presentato questa mattina in conferenza stampa Talks 

Non solo esposizione fotografica per World Press Photo Exhibition Bari 2022: nell’ambito della più prestigiosa mostra di fotogiornalismo al mondo, giunta alla sua 65° edizione ed ospitata per il nono anno consecutivo nel capoluogo pugliese, sabato 15 ottobre prenderà il via World Press Photo Talks, un ciclo di incontri e approfondimento organizzato da CIME e curato da Vincenzo Cramarossa, consulente e comunicatore politico. 

 

Ospitata nella sala conferenze del Teatro Margherita di Bari, la rassegna accompagnerà l’esposizione per l’intero periodo di apertura al pubblico con un fitto calendario di appuntamenti durante i quali, in compagnia di autorevoli ospiti e a partire dagli spunti forniti dalla World Press Photo Exhibition 2022, saranno affrontate tematiche di grande attualità secondo un approccio che mette in relazione informazione, percezione e realtà

 

Dal 1955 World Press Photo premia il meglio del fotogiornalismo mondiale, selezionando gli scatti che raccontano le notizie più importanti occorse nell’anno precedente. Immagini fotografiche capaci di trasportare i visitatori in altri luoghi e altri contesti, a contatto con storie all’apparenza anche lontane, ma che diventano immediatamente vicine e accessibili. Una piccola e preziosa mappa visiva, utile ad orientarsi nel flusso di informazioni frenetico e asfissiante a cui chiunque è sottoposto: bombardato da immagini e stimoli provenienti dai mass-media e dai social, il pubblico di ogni età e contesto socioculturale è sempre meno in grado di distinguere tra bufale e notizie reali, tra verità scientifiche e opinioni. Per offrire un ulteriore contributo alla comprensione di un quotidiano sempre più complesso, in occasione della tappa barese della mostra, Cime sceglie di affiancare alle immagini delle voci, dedicando degli approfondimenti settimanali ad alcuni argomenti poco conosciuti o per cui il rumore di fondo rende più difficile una informazione corretta.

Quanto è grave la crisi climatica? Fa davvero sempre più caldo? Cosa significa raccontare l’oggi con le foto? E con le canzoni? Chi sono i nuovi italiami? Come stanno cambiando le città e che impatto ha il turismo sulla vita dei cittadini? A queste ed altre domande proveranno a rispondere i numerosi ospiti che si alterneranno sul palco della sala conferenze del Teatro Margherita, adiacente allo spazio espositivo, dal 15 ottobre al 12 novembre. Tutti i fine settimana artisti, giornalisti ed esperti dialogheranno fra di loro e interagiranno col pubblico aiutandoci a ridurre la distanza tra la realtà e ciò che ne percepiamo.

Sono molto contenta che sia stato scelto di affiancare un ciclo di talks a questa splendida mostra – hacommentsto Ines Pierucci, Assessore alle Culture del Comune di Bari –

Ultimo aggiornamento ( Sabato 08 Ottobre 2022 06:23 ) Leggi tutto...
 

Interessante workshop a spazio Murat a Bari

Domenica 25 Settembre 2022 16:54 Maria Fanizza
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Interessante workshop per riflettere sui pericoli dell'amianto Maria Fanizza

Lunedì 26 settembre, alle ore 10
, gli assessori comunali alle Culture e ai Lavori pubblici accoglieranno nell’area dell’ex Fibronit (ingresso via Caldarola), 15 giovani artiste e artisti provenienti dall'Accademia di Belle Arti di Bari e da altre parti d’Italia, selezionati per il workshop “Fibronit. Il passato delle morti, il futuro della lotta” di Gea Casolaro, a cura di Spazio Murat.
Al sopralluogo saranno presenti anche rappresentanti del comitato cittadino Fibronit e dell'associazione Esposti all'Amianto (AEA), il direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia Aldo Patruno e Giusy Ottonelli, founder della società The Hub Bari, soggetto gestore di Spazio Murat.
Gea Casolaro vive tra Roma e Parigi e da oltre venticinque anni indaga, attraverso la fotografia, il video, l’istallazione e la scrittura, il rapporto con le immagini, l’attualità, la società e la storia. Per la prima volta Casolaro, autrice tra l’altro dell’opera “Vivaio Eternot”, realizzata nel Parco Eternot a Casale Monferrato, uno dei Comuni italiani più tristemente noti per la strage silenziosa compiuta dall’eternit, sarà in residenza a Bari per lavorare sulla memoria della Fibronit. 
Il workshop, che si terrà dal 26 al 30 settembre a Spazio Murat (Bari - piazza del Ferrarese)
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