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Pulcinella

Giovedì 07 Novembre 2024 07:08 Maria Fanizza
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PULCINELLA IN MUSICA DAL BAROCCO AL NOVECENTO Fanizza Maria

Gran finale della XXV edizione del Festival Duni con la “Maratona Pulcinella”: un’intera giornata dedicata alla poliedrica e multiforme maschera della Commedia dell’Arte in musica, danza e cinema 

 

L’ultimo evento della XXV edizione del Festival Duni 2024 è in programma domenica 10 novembre a Matera con un’intera giornata dedicata alla figura di Pulcinella in musica, dal Settecento al Novecento. Dopo la fortunata “Maratona Molière” del 2023, quest’anno il gran finale del festival di Matera dedicato alla musica antica, ormai conosciuto a livello internazionale, è dedicato ad “una maschera a prescindere” che riporta in sé tutte le sfaccettature dell’animo umano per una maratona musicale incentrata sul capolavoro neoclassico di Igor Stravinsky, il balletto Pulcinella del 1920, che sarà eseguito dall’Orchestra di Matera a conclusione della giornata, avviata con l’esecuzione degli originali settecenteschi di Pergolesi e suoi contemporanei del Settecento, che il grande compositore russo aveva utilizzato e riscritto per la sua opera. Senza dimenticare la presenza della maschera di Pulcinella nei grandi film del Novecento, di cui sarà offerta una ricca antologia nel pomeriggio.


Si comincia domenica mattina alle 11:00 nelle sale di Palazzo Bernardini con le esecuzioni delle musiche originali del Settecento di Pergolesi ed altri, eseguite dal complesso di strumenti antichi L’Astrée col primo violino di Francesco D’Orazio, la regia scenica di Vania Cauzillo e le pantomime di Gino Marangi; a seguire, a partire dalle 17:00 sullo schermo del Cinema Il PiccoloNanni Coppola illustrerà la figura di Pulcinella nel grande cinema del Novecento, con ampi estratti da film di quel tempo tra cui un omaggio al compositore materano Raffaele Gervasio; per finire, alle ore 20:30nell’Auditorium del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni” l’Orchestra Sinfonica di Matera eseguirà l’intera partitura del balletto Pulcinella di Igor Stravinsky, sotto la bacchetta del suo direttore artistico Saverio Vizziello. 


“Pulcinella è tante cose” spiega Vania Cauzillo, che firma la regia della pantomima mattutina “è fame, è povertà, arguzia e amore; sfrontato e strafottente, vive nella contraddizione che sta tra la furbizia e l’ingenuità che ha un solo scopo: quello di 

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Puglia e leggende web serie

Mercoledì 06 Novembre 2024 07:09 Maria Fanizza
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Puglia e leggende Fanizza Maria

 Partirà a breve,  dopo il successo dello scorso anno con oltre sei milioni di visualizzazioni e migliaia di interazioni Puglia & Leggende,la seconda edizione della web serie di Alessio Giannone/Pinuccio,che racconta le storie di alcuni luoghi della Puglia, capaci di affascinare, soprattutto, grazie alla gente che da sempre li vive e li conserva e tramanda anche nei ricordi. Quest’anno, la nuova edizione della serie ci porta a scoprire paesaggi e racconti ancora più radicati nella nostra cultura, ci porterà a Molfetta, Vernole, Minervino Murge, Lucera, Palagianello, Mesagne, Nardò, Vico del Gargano, Manduria, Ruvo di Puglia.

Con “Puglia & Leggende la regione Puglia intende valorizzare  l’identità culturale. Il Passato che parla al Futuro, la Memoria che si fonde con il Contemporaneo, le vecchie generazioni che tramandano alle nuove. Il tutto costruito in termini di prodotto turistico-culturale attraverso i social, soffermandoci sulle differenti strategie  la nuova web serie che parte oggi vuole comunicare  la Puglia a tutto il mondo, ed anche ai pugliesi che rappresentano circa il 18% del turismo regionale. Le storie e le leggende della nostra terra diventano strumenti per fare in modo che, quando arrivano i turisti, si possa affascinarli anche con i racconti. Le tappe che abbiamo scelto, in tutte le province pugliesi, sono volutamente quelle meno note, puntiamo oltre alla destagionalizzazione anche sulla decentralizzazione”.

A guidare Pinuccio nella web serie Puglia & Leggende II, e quindi i viaggiatori, sono gli aneddoti tramandati di generazione e generazione che danno un senso diverso, anche più brioso alle tracce della storia. In questa seconda edizione, Pinuccio in veste di divulgatore ma sempre all’insegna della sua simpatia, incontrerà i pugliesi che vivono in quei luoghi, valorizzando i dialetti e i volti di una terra straordinaria. L’impegno narrativo di Pinuccio si avvale di importanti professionalità, fra le quali, il giovane compositore pugliese Maestro Carmine Padula per la colonna sonora originale, l’interprete di lingua inglese e consulente di progetti cinematografici di rilievo per i sottotitoli in inglese della web serie Marco Zonetti. Inoltre, il sito internet con mappa interattiva pugliaeleggende.it ha raggiunto il traguardo di circa mezzo milione di utenti che lo hanno visitato in 3 mesi, a cui vanno aggiunte sui social oltre 200.000 visualizzazioni a storia. Infine, sono state scattate centinaia di foto nelle 10 tappe della web serie, che andranno ad arricchire ulteriormente l’archivio di Pugliapromozione.

La web serie ci porterà virtualmente a conoscere:

Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 06 Novembre 2024 07:14 ) Leggi tutto...
 

Architettura instabile

Venerdì 25 Ottobre 2024 17:44 Maria Fanizza
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Architettura instabile” Fanizza Maria

 

Curata da uno degli studi di progettazione più celebri e influenti al mondo, che ne è anche protagonista, la mostra indaga il movimento come proprietà interna dell’architettura: edifici che cambiano configurazione, che hanno elementi mobili, che si gonfiano o si girano per accogliere i visitatori.

Viviamo in un mondo in costante movimento. Perché l’architettura dovrebbe restare ferma? Dall’inizio della Rivoluzione Industriale, l’incessante susseguirsi di sconvolgimenti politici, fluttuazioni economiche, riforme sociali, cambiamenti climatici e innovazioni tecnologiche ha dato forma al nostro mondo in continuo movimento. Per contro, l’architettura è rimasta lenta, pesante, costosa e inerte.

Il secondo dopoguerra, inoltre, ha introdotto una nuova resistenza all’ostinata rigidità dell’architettura che, motivata da ideali pragmatici e utopici, ha aspirato a liberarsi dalla stasi. E lo ha fatto muovendosi su quattro principi alla base di quest’ambizione e della mostra: mobilità, adattabilità, operatività ed ecodinamismo.

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 25 Ottobre 2024 19:37 ) Leggi tutto...
 

Roma pittrice

Venerdì 25 Ottobre 2024 20:04 Maria Fanizza
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«Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo Fanizza Maria

 

 

 

 

Una giovane donna, dalla mantella nera, scura e lucente come la pesante massa di capelli castani, rivolge i suoi occhi oltre il limite del quadro, verso lo spettatore. È uno sguardo consapevole, fermo, fermo come l’invisibile mano che sorregge la tavolozza e i pennelli. È l’autoritratto di una donna, ma è anche l’orgogliosa dichiarazione dello status di un’artista. Dipinta da Emma Gaggiotti nel 1851, l’opera riassume, con uno sguardo, il senso della mostra «Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XIX secolo » , da oggi visibile presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi. Quattro secoli di pittura al femminile, cinquantasei artiste e oltre centotrenta opere, tra cui molte esposte per la prima volta, per una grande esposizione che svela, accanto a nomi celebrati della storia dell’arte, numerose figure, come la stessa Gaggiotti, notissime all’epoca, poi dimenticate,oppure ancora, artiste invisibili, del tutto da indagare.
Ad aprire la rassegna, ospitata a Palazzo Braschi fino al 23 marzo, è una mappa ottocentesca di Roma, sui cui rioni e sulle cui vie, il visitatore potrà visualizzare, in un percorso che attraversa i secoli, gli studi e le abitazioni delle pittrici qui esposte. Troviamo sulla mappa — grazie al lavoro di ricerca delle curatrici della mostra, Ilaria Miarelli Mariani e Raffaella Morselli, con la collaborazione di Ilaria Arcangeli — la bottega di Artemisia Gentileschi in via Paolina, mentre la casa-atelier di Angelika Kauffmann era, dal 1782, in via Sistina. Un’intera sala della mostra è dedicata alla Kauffmann, artista di fama internazionale, unica donna, insieme a Mary Moser, tra i fondatori della Royal Academy diLondra. La sua «Giovinetta in veste di baccante», del 1801, ne evidenzia le doti di delicata ritrattista. Andando a ritroso nel tempo, un altro autoritratto ci offre lo sguardo di Lavinia Fontana «pittora singolare al pari delli primi huomini » che, nel 1575, si dipinge, a olio su rame, mentre suona la spinetta. Autoritratti, nature morte, paesaggi, pittura di storia: con il passare del tempo si schiudono nuove possibilità di espressione anche per le artiste. Senza dimenticare l’architettura, testimoniata in mostra dai progetti per la Villa del Vascello ideata dall’“ architettrice”, disegnatrice e pittrice Plautilla Bricci. Nota soprattutto nel campo della miniatura era invece Maria Felice Tibaldi, la cui «Cena in casa del fariseo » , del 1748, copia, di straordinaria qualità pittorica, di un dipinto del marito Pierre Subleyras, fu la prima opera di un artista vivente a essere acquistata da Benedetto XIV per la neonata Pinacoteca Capitolina. Un primato tutto al femminile.

 

 

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In bicicletta da Bordeaux a Bari

Venerdì 25 Ottobre 2024 07:46 Maria Fanizza
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In Bicicletta da Bordeaux a Bari  Mario Bosco

 

 

SINDACO DI BARI RICEVE VICESINDACO DI BORDEAUX GUILLEMIN 

IN VIAGGIO IN BICI VERSO TBLISI PER SENSIBILIZZARE L’OPINIONE PUBBLICA SUI TEMI AMBIENTALI

 

 

 

 Il sindaco Vito Leccese ha ricevuto, nel suo ufficio a Palazzo di Città, Laurent Guillemin, in viaggio in bicicletta verso Tblisi, in Georgia, per sensibilizzare le istituzioni impegnate nella Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici - COP29 sulla necessità di adottare un netto cambio di passo sui temi ambientali. 

Laurent Guillemin, eletto nel Consiglio comunale di Bordeaux e attualmente vicesindaco dei quartieri di Saint-Augustin, Tauzin e Alphonse Dupeux, con delega al Ciclo ed economia dell’acqua, attraverso una serie di incontri con rappresentanti delle istituzioni, intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza vitale delle politiche sostenibili e a contrasto dei cambiamenti climatici. 

A causa delle crescenti tensioni in atto tra la Francia e l’Azerbaigian, nella cui capitale Baku si terrà il meeting delle Nazioni Unite dall’11 al 22 novembre, ha comunque deciso di portare il suo messaggio recandosi a Tblisi, ai confini con il Paese caucasico. 

Il viaggio di Laurent Guillemin prevede un percorso complessivo di 5.500 chilometri, di cui 3.500 sulle due ruote.

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 25 Ottobre 2024 07:47 )
 


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