Ex fabbrica Fibronit diventerà un grande parco
Ex fabbrica Fibronit diventerà un grande parco urbano Maria Fanizza
Arte a Bari nel ex Fibronit 15 creativi all’opera dietro la guida di Gea Casolaro.
La Fibronit è un luogo che reclama vita. L’immensa area ex Fibronit a Bari diventerà Parco della Rinascita, il più grande della città con i suoi 13mila ettari. La Fibronit è stata un pezzo di storia di Bari, sinonimo di lavoro dal 1935 al 1985 e poi per trent’anni sito abbandonato perché le fibre d’amianto procuravano la morte disperdendosi nell’aria ed entrando nei polmoni della gente. È una storia che ora rischia di sparire.
Perciò in questi giorni, e fino al 30 settembre, sono a Bari 15 giovani artiste e artisti provenienti dalle Accademie di Belle Arti di tutta Italia, e lavoreranno sulla Fibronit. Sul suo concetto, su quello che è stata e quello che sarà, e lo faranno sotto la guida di Gea Casolaro,artista di base fra Roma e Parigi, con la sua ricerca che spazia dalla fotografia all’installazione sa di cosa si parla, quando si parla di amianto. Ha realizzato un monumento pubblico al parco Eternot di Casale Monferrato ( Vivaio Eternot), monumento vivo dedicato a Casale Monferrato, città simbolo nel mondo della lotta all'amianto, lì dove sorgeva la fabbrica Eternit, ora c’è un grande parco con monumenti,pista ciclabile,area verde,area giochi,area mountain bike. Anche a Bari sorgerà un grande parco al posto della vecchia Fabbrica. In Italia si stima che ci siano ancora oltre 30mila tonnellate, e l’amianto si continua a produrre in tanti Paesi del mondo. È molto importante avere coscienza di questa fibra così invisibile. Il lavoro che si svilupperà in questi giorni, quindi, avrà il compito di sensibilizzare attraverso i linguaggi artistici.
A renderlo possibile è Spazio Murat, perché il workshop “Fibronit. Il passato delle morti, il futuro della lotta” è il primo passo del progetto "Tutto è sempre adesso"a cura di Anna D’Elia, il cui primo capitolo (dal 20 ottobre al 19 novembre allo Spazio Murat, in collaborazione con The Gallery Apart) sarà dedicato proprio a Gea Casolaro. Cosa sanno le giovani generazioni della storia della Fibronit, e più in generale dei danni provocati dall’amianto?
Leggi tutto...
Ritornano i dialoghi di Trani
Ritornano "I dialoghi di Trani Maria Fanizza
Il festival “I dialoghi di Trani” diretto da Rosanna Gaeta, e organizzato dall’associazione La Maria del porto e dall’assessorato alle Culture, torna a trasformare Trani in un’agorà: alle 10,30 l’inaugurazione a palazzo San Giorgio a cui interverranno, tra gli altri, la presidente de La Maria del porto Lucia Perrone Capano e l’assessora alle Culture Francesca Zitoli. Fra gli eventi la presentazione del libro dedicato a Pietro Mennea,La freccia del Sud, pubblicato da Repubblica Bari e firmato dal caporedattore Domenico Castellaneta e dall’inviato Giuliano Foschini, che lo presenteranno, alle 12, a palazzo San Giorgio, ricostruendo le tappe principali della vita e della carriera di uno dei protagonisti dello sport, a settant’anni dalla nascita.
Alle 18,30 la biblioteca ospita “ Convivere con la mafia o ribellarsi”, focus curato da Repubblica Barisulla mafia garganica e la storia della prima pentita: una riflessione che parte del libro di Carlo Bonini, vicedirettore di Repubblica e Foschini, Ti mangio il cuore, volume che ha ispirato il film omonimo di PippoMezzapesa con protagonista Elodie (da domani nelle sale). Con Foschini ne parleranno Antonella W. Gaeta, che ha scritto il film con il regista e Davide Serino, e Francesca Savino,giornaliste di Repubblica. E ancora. In piazza Quercia, alle 19, Riccardo Staglianò, firma diRepubblica, traccia un profilo dei più ricchi al mondo in Gigacapitalisti ( Einaudi) e nediscute con giornalista Rai Vito Giannulo: Jeff Bezos, Elon Musk, Mark Zuckerberg valgono più di uno Stato ma le fortune troppo concentrate non fanno bene né al mercato né alla società. Arriverà al festival (alle 11 a palazzo San Giorgio) anche Gholam Najafi con Tra due famiglie ( La Meridiana) che presenterà con la giornalista Annamaria Ferretti e, sempre qui, dalle 17, saranno gli studenti ad animare la maratona “Un libro è per sempre: sfida all’ultimo classico” guidata dal critico Piero Dorfles.
Leggi tutto...
|
Interessante workshop a spazio Murat a Bari
Interessante workshop per riflettere sui pericoli dell'amianto Maria Fanizza
Lunedì 26 settembre, alle ore 10, gli assessori comunali alle Culture e ai Lavori pubblici accoglieranno nell’area dell’ex Fibronit (ingresso via Caldarola), 15 giovani artiste e artisti provenienti dall'Accademia di Belle Arti di Bari e da altre parti d’Italia, selezionati per il workshop “Fibronit. Il passato delle morti, il futuro della lotta” di Gea Casolaro, a cura di Spazio Murat.
Al sopralluogo saranno presenti anche rappresentanti del comitato cittadino Fibronit e dell'associazione Esposti all'Amianto (AEA), il direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia Aldo Patruno e Giusy Ottonelli, founder della società The Hub Bari, soggetto gestore di Spazio Murat.
Gea Casolaro vive tra Roma e Parigi e da oltre venticinque anni indaga, attraverso la fotografia, il video, l’istallazione e la scrittura, il rapporto con le immagini, l’attualità, la società e la storia. Per la prima volta Casolaro, autrice tra l’altro dell’opera “Vivaio Eternot”, realizzata nel Parco Eternot a Casale Monferrato, uno dei Comuni italiani più tristemente noti per la strage silenziosa compiuta dall’eternit, sarà in residenza a Bari per lavorare sulla memoria della Fibronit.
Il workshop, che si terrà dal 26 al 30 settembre a Spazio Murat (Bari - piazza del Ferrarese)
Leggi tutto...
Siamo uomini o caporali, siamo uomini o digitali?
Siamo uomini o caporali siamo uomini o digitali? Maria Fanizza
Totò’ diceva siamo uomini o caporali? nel film del 1955, capolavoro di Camillo Mastrocinque con Totò’ e Paolo Stoppa, per distinguere la società in chi soffriva, lavorava, sudava e chi invece comandava . Allo stesso modo il sociologo guru della comunicazione Derick de Kerchkove facendo il verso al capolavoro di Totò’ nel suo nuovo libro “Siamo uomini o digitali? scritto a quattro mani con il giornalista barese Donato Ciccarese divide la società in uomini o digitali, vale a dire coloro che lavorano, soffrono e sudano e quelli che fanno lavorare, sudare e soffrire gli altri. Dal 1955 la società secondo gli autori non è cambiata molto.In questo nuovo libro , « frutto delle conversazioni via Skype durante la pandemia», quindi De Kerckhove su sollecitazione di Ciccarese, tocca alcuni dei temi cardine della sua riflessione, quali l’intelligenza connettiva, le psicotecnologie, il “ gemello digitale”, lo spostamento della conoscenza dalla mente alla rete, i Big Data, la Datacrazia. Secondo il professore Derrick de Kerchkove, l’uomo « è travolto dalla manipolazione algoritmica. Siamo sempre più tracciati, valutati, puniti e ricompensati». si è infatti affermato un sistema di controllo più efficace e pervasivo di quello instaurato nel secolo scorso dai fascismi.
Ultimo aggiornamento ( Sabato 10 Settembre 2022 07:26 )
Leggi tutto...
|