Il turismo all’Isola d’Elba
Vincenza Fanizza
ISOLA D’ELBA- Oggi, come è noto, l’Isola d’Elba vive prevalentemente di turismo. Ma chi erano i primi turisti? “Erano tedeschi, probabilmente quelli che erano venuti in Italia per fare la guerra e che avevano conosciuto questi posti- racconta Davide Barsalini, che insieme a sua moglie Eva gestisce uno dei più importanti alberghi di Capo Sant’Andrea- Mio nonno mi ha raccontato di aver ospitato nella sua casa i primi tedeschi. Poi pian piano è nato l’hotel Barsalini, che mio padre ha poi ampliato e migliorato”.
“I primi turisti- prosegue Davide Barsalini- arrivavano con la corriera a Marciana e poi da lì scendevano a Sant’Andrea a dorso degli asini perché non c’erano strade ma soltanto mulattiere”.
Oggi Capo Sant’Andrea, pur essendo un angolo di natura protetta nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è lanciato turisticamente con alberghi che registrano il tutto esaurito già da maggio. “Siamo un’isola nell’isola- dichiara sempre Davide Barsalini- e, per il momento, non abbiamo risentito della crisi che invece ha colpito altri posti dell’Elba dove in questi ultimi anni c’è stato il 30 per cento in meno di presenze”.
Anche l’hotel Cernia Isola Botanica ha una storia simile. “ Mio padre- racconta Nello Anselmi, oggi scrittore e apprezzato fotografo- ha dato vita all’hotel nel ’46, il primo albergo sorto a Capo Sant’Andrea. Ricordo che, nel ’50, quando io ero ancora ragazzo, Michael Ende, autore de "La storia infinita", è stato uno dei primi ospiti ‘illustri’ della nostra casa che in seguito è stata trasformata in albergo”. Oggi il Cernia è gestito dal figlio Cristiano Anselmi e da Francesca Campagna.
“A Capo Sant’Andrea, ormai, siamo alla terza generazione”, affermano i giovani nipoti che portano avanti gli hotel fondati dai loro nonni. Una gestione che è cambiata nel tempo e che oggi non si limita più alla semplice accoglienza. “Vogliamo regalare ai nostri ospiti- rivela Francesca Campagna dell’hotel Cernia- anche bellezza e cultura”.
Gli eventi del Cernia vanno dalla proiezione di documentari naturalistici, a letture itineranti di poesie con autori candidati al premio Nobel, da corsi di giocoleria con artisti di strada a serate dedicate ai cetacei, da mostre d’arte a corsi di intaglio di verdure, da uscite in barca vela a corsi di ceramica preistorica, solo per citarne alcuni.
Al Barsalini, invece, lezioni ‘speciali’ sui fondali di Capo Sant’Andrea, ogni lunedì, dopo cena. “Marco e Andrea della Scuola di sub “Il Careno” - rivela Davide Barsalini- aiutano gli ospiti dell’albergo e tutti gli interessati a scoprire la bellezza di questo particolare mare dove c’è un continuo scambio di correnti e interessante passaggio di cetacei che arrivano dalla Liguria e dalla Corsica”.
Alle lezioni ‘serali’, aperte a tutti, seguono, poi ogni mercoledì, le escursioni in mare, sempre accompagnati dai maestri della scuola di sub, per osservare da vicino la bellezza di questi fondali ricchi di vita che si aprono tra ciclopici massi di granito. “Spesso si arriva a Pomonte per vedere il relitto - continua Davide Barsalini - o si va alla scoperta di altri posti particolari, come, ad esempio, le ‘formiche’ della Zanca”.
Interessanti e tutte diverse, poi, anche le serate a tema del Barsalini, in collaborazione con alcune case vinicole dell’Elba o con il birrificio “Le Coti Nere” di Marciana.