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Bansky al castello di Otranto

Domenica 19 Settembre 2021 15:27 Maria Fanizza
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148650A9-89C5-4435-B19D-8A80DA8434C2Bansky al castello di Otranto Maria Fanizza
Si chiude oggi 19 settembre 2021 al castello di Otranto la mostra Bansky al castello. Uno spazio suggestivo come il Castello Aragonese di Otranto è lo scenario che fa da sfondo a Banksy al Castello 2002 2007 prints selection, il progetto espositivo a cura di Stefano S. Antonelli e Gianluca Marziani, aperto al pubblico a partire dal 23 giugno 2021.

Da diversi anni il castello Aragonese si apre a mostre importanti ed interessanti come quella di Bansky, capaci di coniugare un impegno divulgativo e al contempo scientifico, in grado di approfondire ma anche di accogliere, coinvolgere, animare i visitatori”. la mostra di Otranto infatti, è un’ulteriore tappa del progetto, già ospitato in altri spazi espositivi, tra cui, solo per citarne alcuni, Palazzo Medici Riccardi a Firenze, il Museo Civico di Sansepolcro, in dialogo con Piero della Francesca, la Fortezza Firmafede di Sarzana.

Bansky con il proprio lavoro sta contribuendo alla ridefinizione dell’immaginario contemporaneo, Le opere di Banksy sono accessibili, ma sempre spiazzanti, cariche di doppi e tripli sensi, di indovinelli, di trappole perfino dove non te le aspetti. E anche i quarti di nobiltà, o persino la regalità – Monkey Queen e alla Queen Vic, che si possono ammirare in mostra diventano strumenti per rimettere in discussione pregiudizi e ottusità : La bimba e la bomba, il poliziotto antisommossa con lo smile, la banana e non la pistola, e così via.


Un nucleo di messaggi immediati che, affrontando i temi del capitalismo, della guerra e del controllo sociale, mette in scena le contraddizioni e i paradossi del nostro tempo
Le serigrafie esposte sono, di fatto, quelle che hanno decretato il successo planetario di un artista tra i più complessi, geniali e intuitivi del nostro secolo. Tra le icone in mostra anche due star d’eccezione della produzione dell’artista britannico, Girl with Balloon, serigrafia su carta del 2004-05, votata nel 2017 come l’opera più amata dai britannici e Love is in the Air, un lavoro su carta che riproduce su fondo rosso lo stencil apparso per la prima volta nel 2003 a Gerusalemme, raffigurante un giovane che lancia un mazzo di fiori.

Nel corpus di opere selezionate non mancano altri pezzi particolarmente interessanti come Virgin Mary, conosciuta anche come Toxic Mary, una serigrafia su carta del 2003 che, secondo alcuni, rappresenta una dura critica di Banksy al ruolo della Religione nella Storia, o la serie dei ratti, animali metropolitani tra i più iconici per l’artista britannico, (Get Out While You Can; Gansta Rat Love) realizzati con spray e acrilici su compensato dopo il 2000. Ma anche la serigrafia Barcode (2004), la prima immagine in cui Banksy utilizza il codice a barre, che poi sfrutterà in altre opere, e ancora Laughnow (2003), con uno dei soggetti ricorrenti, ovvero la scimmia, usata per testimoniare l’arroganza dell’uomo nei confronti di altre specie viventi.

Le immagini di Bansky sono il grido di battaglia, declinato in chiave ironica, di chi non ha voce per difendere i propri diritti”.

 

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