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“Violenza Invisibile”, l’evento speciale di Cinema e Donne
di Vincenza Fanizza
FIRENZE- La 37° edizione del Festival Internazionale di Cinema e Donne si conclude martedì 10, alle 21, al Cinema Odeon ( Piazza Strozzi), con un evento speciale: l’anteprima italiana del documentario “Violenza Invisibile” delle registe toscane Silvia Lelli e Matilde Gagliardo.
Il documentario, che certamente farà discutere, tratta di varie forme di violenza agite sulle donne, focalizzandosi sulle forme di violenza meno visibili: quelle strutturali, culturali, domestiche, psicologiche, collegandole al contesto socio-culturale attuale.
“Queste forme di violenza- spiega Silvia Lelli- sono ‘invisibili’ perché nascoste tra le pareti delle case, e perché si celano nell’omertà culturale, nelle abitudini quotidiane, nella discriminazione di genere come ‘normalità’, tutti elementi che costituiscono il terreno fertile in cui forme di violenza più eclatanti, quelle fisiche e i femminicidi affondano le radici”.
“Una violenza- continua Silvia Lelli- che la società non vuole vedere, difficile da riconoscere anche per chi la subisce, e difficile da ammettere per chi la compie, costruita in forme sottili, verbali o simboliche, e non per questo meno distruttive della violenza fisica”.
Il documentario, attraverso le storie di donne uscite da percorsi di violenza, mostra il terreno sociale e culturale, i segnali e i processi che preludono a questi eventi per renderli visibili e riconoscibili prima del manifestarsi di atti estremi. L'immagine della donna risulta dignitosa, consapevole, capace di rispondere a situazioni drammatiche e trovare vie d'uscita personali, sociali e politiche.
“Il film- concludono le registe- vuole essere uno strumento di formazione socio-culturale, informativo e di prevenzione sociale che, con 'dati e passioni' raccolti sul campo, in laboratori e cantieri svolti in modalità partecipativa, decostruisce passo dopo passo i tabù, le paure e gli aspetti 'inguardabili e indicibili' che finora hanno relegato questi temi nel silenzio generale”.
Il film nasce da un progetto europeo ed è stato realizzato anche grazie al contributo del Fondo Incoming di Toscana Film Commission.