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Riceviamo e volentieri pubblichiamo, per la sua umanità e interculturalità, la lettera che il presidente Nichi Vendola ha scritto al Ministro in merito alla situazione degli immigrati.
“Caro Ministro,
“Ciò che sta accadendo in queste ore al CARA di Bari conferma purtroppo le preoccupazioni che ho avuto modo di esporre durante l’incontro da Lei convocato presso il suo ministero.
“A seguito di una visita effettuata dalla regione questa mattina abbiamo constatato come i trasferimenti dei richiedenti asilo nella struttura di MINEO avvengano con modalità assolutamente inaccettabili. I richiedenti asilo che abbiamo incontrato sono costretti all’interno di un tendone da circa trenta ore, senza alcuna possibilità di movimento. Hanno dormito a terra e sono stati costretti ad espletare i propri bisogni fisiologici in bottigliette di plastica.
“I trasferimenti avvengono con modalità coercitiva e coattiva e con un grado di confusione tale da mettere a rischio la possibilità di effettiva tutela delle situazioni di vulnerabilità.
“Riteniamo inaccettabile le modalità del trasferimento, lesive del diritto fondamentale delle persone a non subire trattamenti degradanti, e tanto più gravi in considerazione del fatto che siamo in presenza di richiedenti asilo che, come tali, non possono essere privati della libertà personale così come sancito dal diritto interno e comunitario, nonché dalle “Convenzioni internazionali ratificate anche dal nostro paese.
Per questo, nel ribadirLe la disponibilità della nostra regione a fare la sua parte in termini di accoglienza degli stranieri in condizione di bisogno, ci dichiariamo indisponibili a sottacere qualsiasi episodio di violazione dei diritti fondamentali dell’uomo.
Nichi Vendola”