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Moni Ovadia a Bari al Piccinni in Shylock fino al 6 Marzo
uno spettacolo che Roberto Andò e Moni Ovadia hanno tratto da Shakespeare.
Maria Fanizza
”Un ebreo, non ha occhi? Non ha mani, un ebreo, membra, corpo, sensi, sentimenti, passioni? Non si nutre dello stesso cibo, non è ferito dalle stesse armi, soggetto alle stesse malattie, guarito dalle stesse medicine, scaldato e gelato dalla stessa estate e dallo stesso inverno di un cristiano?”
In un moderno gioco delle parti il regista, che vorrebbe cambiare il finale shakespeariano restituendo a Shylock la libbra di carne che gli è stata negata 500 anni fa, e l’impresario, che vorrebbe ottenere la sua personale libbra appropriandosi del cuore di un artista, si confrontano e si fronteggiano, vestendo ciascuno alternativamente ora i panni di Shylock, ora quelli di Antonio. Attraverso la vicenda del Mercante di Venezia, i due protagonisti, affiancati da musicisti, attori e attrici che entrano ed escono dal proprio personaggio, danno il via a riflessioni sull’antisemitismo e sulla storia, sul denaro e sul teatro, sul concetto stesso di arte, con suggestioni che spaziano dalla cultura ebraica a quella pop, grazie anche a un variegato repertorio di canzoni più o meno celebri inserite in una tra le più conosciute opere di Shakespeare.
In scena, tra gli altri anche Ruggero Cara, Lee Colbert, Roman Siwulak, Maksym Shamkov, Federica Vincenti, Vincenzo Pasuariello e la ‘Moni Ovadia Stage Orchestrà (Luca Garlaschelli, Massimo Marcer, Albert Florian Mihai, Vincenzo Pasquariello, Paolo Rocca). Le scene sono di Gianni Carluccio.