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Uno studente che cresce
è un futuro che diventa grande Maria Fanizza
Gli stati generali della scuola digitale a Bergamo il 5 e il 6 dicembre
L'edizione 2022 si terrà alla fiera di Bergamo il 5 e 6 dicembre con una formula che punta a coinvolgere il pubblico nel dibattito con gli esperti
Sono state aperte le iscrizioni per la decima edizione degli Stati generali della scuola digitale, la due giorni gratuita che il 5 e 6 dicembre porterà a Bergamo l’eccellenza dell’insegnamento digitale in presenza.
L’ultima parola è fondamentale. La pandemia ha costretto studenti, famiglie e insegnanti a una repentina transizione verso quel digitale che fino a poco prima era rimasto in disparte quando non addirittura osteggiato. Adesso invece computer, tablet, connessioni e piattaforme sono entrate nelle aule e nelle camerette per rimanervi, l’importante però è che vengano sfruttati nel modo giusto.
La conferenza sarà un’esperienza nuova e coinvolgente.
Per questo l’appuntamento alla Fiera di Bergamo si pone come fondamentale per il prossimo anno scolastico. Lo scopo dichiarato degli organizzatori è offrire un’esperienza nuova e coinvolgente che alterna momenti di ascolto e di dibattito, di confronto e di partecipazione attiva, con figure di spicco della scuola, della politica e della società che ragioneranno su un futuro scolastico sempre più presente.
In un ottica di condivisione dal vivo, dopo i loro speech in plenaria, i relatori scenderanno dal palco per confrontarsi con il pubblico, sono previste sessioni di approfondimento, dibattiti e talk ma anche delle pillole di intrattenimento per distendersi e il racconto dei progetti didattici sottoposti dalle scuole che hanno risposto al bando dell’ottobre scorso.
Alla scuola serve il dibattito
“Abbiamo pensato che una prima sezione di ogni blocco (5 mattina, 5 sera, 6 mattina, 6 sera) offra speech tipo Ted che stimolino il pubblico sugli argomenti che verranno trattati successivamenteâ€, racconta Dianora Bardi, presidente dell’Associazione Centro Studi Impara Digitale, tra gli organizzatori dell’evento, “Poi il pubblico riunito in tavoli di lavoro potrà scegliere se incontrarsi o incontrare gli esperti, anche coloro che non sono saliti sul palcoâ€. “Il problema principale della scuola è quello dell’incontro, del dibattito“, prosegue Bardi, “e noi vogliamo offrire un’esperienza nuova, una piattaforma dal vivo in cui il pubblico, incontrandosi e dibattendo, offra spunti e stimoli per una nuova scuolaâ€.