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Intervista a Gabriella Genisi al Barion Bari 16 febbraio 2023 Maria Fanizza
Grande affluenza di pubblico ieri al Barion per l’intervista a Gabriella Genisi la sctittrice di successo di Lolita Lobosco.
Come è nata lolita?
Vedendo una sera alla tv Montalbano, ho immaginato una donna capo , bella con i tacchi di 12 cm, femminile, sempre elegante e perfetta a dirigere un comando di polizia.
Quale evoluzione dalla conferenza delle arance all’ultimo episodio di Lolita?
Bisogna credere nel personaggio, ho scelto di far evolvere il personaggio di Lolita con la Bari che cambia. Infatti quando la Bari commerciale è svanita, doveva trovare una sua identità . Cosi ,insieme ai cambiamenti di lolita una donna che cambia, cresce,impara dalle sconfitte dalla vita,, ci sono i cambiamenti di Bari. Bari infatti negli ultimi anni è cambiata moltissimo, la Bari commerciale di quando ad agosto era tutto chiuso, negozi e attività ha lasciato il posto alla Bari turistica attiva e con tanti eventi culturali, mostre fiere per tutta l’estate e in ogni momento dell’anno , l’ultimo la festa di San Valentino in largo Albicocca dove tutti sono stati invitati a ballare in piazza.Albicocca.
Quali sono i tuoi temi preferiti?
Io ho sempre trattato tutti i temi importanti in Cronaca in zona rossa per esempio guardo con gli occhi di lolita il lungomare chiuso, la vita che guardavamo da un balcone all’altro. Quando Durante il covid attraverso la lettura senza cercarla mi è arrivata la scrittura.
Il covid e stato anche un momento quasi di vacanza,oltre che di dolore, ci sono state anche delle perdite, ma scrivere del dolore mi ha aiutato si ,deposita sulla carta il tuo dolore.
Le foto sono dell’associazione We are in Bari associazione presidente Bavaro
“Noi siamo fotografi, molto contenti, appassionati di lolita, ma anche di Bari. Noi siamo i fotografi, noi fotografiamo la nostra terra abbiamo dato vita ai luoghi di lolita: un personaggio bello forte,noi siamo un gruppo fotografico che ama Bari,nasciamo 6 anni fa, abbiamo un amore viscerale per la nostra terra, le immagini le abbiamo immaginate leggendo i libri di Gabriella, noi viviamo in una città bellissima “
Ma perché inserire anche le tradizioni della Puglia con le ricette? Cosa c’entra il cibo?
Sono una figlia di una donna moderna, mia madre ha sempre lavorato, ha vissuto con i suoi tempi ma la mia dimensione è intima, ho dovuto imparare a confrontarmi con il pubblico, ma mi piace la cucina, mi piace mangiare, raccontare della cucina Pugliese significa raccontare i colori, i sapori di Bari e della Puglia, ho pensato a Marcel Proust nella “Ricerca del tempo perdutoâ€, il protagonista Marcel che immerge il biscotto nella tazza del latte, con lui sentiamo il sapore del biscotto, della tazza di latte che beviamo tutti i giorni la mattina.
Ho Inserito le ricette della Puglia nelle storie di Lolita, perché chi sta fuori, può anche cucinare i piatti Pugliesi, ed immergersi nei sapori della Puglia,.ricordare le nostre sensazioni, i nostri sapori.
Noi siamo attaccati alle nostre storie, alle nostre tradizioni,.chi è fuori non può mangiare i piatti Pugliesi, con le ricette li può fare.
Qual è la storia degli spaghetti all’assassina ?
Si Già Federico II parla di spaghett all’assassina
Ma io con Spaghetti all’assassina nel 2015 ho visto Cricco, un famoso chef,che in cucina cucinava e c’era una donna nuda, cosi ho deciso, io farò morire i cuochi, nel 2015 già cominciavano a prendere piede orecchiette e cime di rape,ma ora sono gli spaghetti all’assassina, tutti vogliono preparare , mangiare gli spaghetti all’assassina Anche Nigro ha dato il nome
Che ne pensi di organizzare a Bari i Percorsi di Lolita? Bello.
Che ne pensi della realizzazione scenica televisiva, è diversa dai personaggi del libro?
Si I linguaggi televisivi e quello della e scrittura sono diversi
Bisognava parlare al grande pubblico, le fiction televisive seguono delle regole, sapevo che ci sarebbero stati cambiamenti e io li ho accettati, bisogna riconoscere le professionalità altrui in questo caso dello sceneggiatore ,io mi sono affidata completamento. Massimo Gaudioso, lo sceneggiatore, cambia completamente il padre di Lolita è un carabiniere, nella fiction televisiva il padre di Lolita diventa un delinquente, mafioso,io l’ho accettato, mi sono affidata a loro, si ci sono dei personaggi che nei libri non ci sono perché sono funzionali alla visione.