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Un film sulla guerra che parla di pace

Lunedì 25 Maggio 2015 13:09 Vincenza Fanizza Cinema - Parliamo di cinema
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Un film sulla guerra che parla di pace

 

di Vincenza Fanizza

 

 

FIRENZE- Grande  successo, al Meeting “Se non vuoi la guerra, prepara la pace” del Cisv Italia 2015, che si è svolto recentemente dal 22 al 24 maggio, a Lizzano in Belvedere, del film “In guerra senza uccidere” della fiorentina Ornella Grassi, attrice, regista, speaker, autrice.

Il film è la testimonianza del padre della regista, Giorgio Grassi, classe 1922, della ritirata degli Italiani dalla Russia. Atti di altruismo e generosità nell’inferno della guerra. Una testimonianza sofferta che ancora oggi commuove e mantiene vivo il ricordo di quei ragazzi di allora inutilmente sacrificati.

Un documentario in cui il nemico non è mai tale, ma un essere umano: un ragazzo  che non uccidi né ti uccide, grazie a sguardi che contano più delle ideologie e degli ordini. E' il racconto di un viaggio a piedi dalla Russia a Firenze e alcuni ricordi vissuti dopo l’armistizio dell'8 settembre a Firenze, come la strage del Campo di Marte. Il racconto è sottolineato da brani di documentari storici e film d’autore.

 

“Ci sono cose della mia infanzia che non riesco a dimenticare- rivela Ornella Grassi- La partenza di mio padre per il lavoro che lo portava sempre lontano da me. Quando partiva, nonostante lui facesse pianissimo, mi svegliavo lo stesso e aspettavo il rumore della porta di casa che si apriva per precipitarmi ad abbracciarlo…”.

“Ci sono cose della mia infanzia che non riesco a dimenticare- continua Ornella Grassi- Mio padre che racconta della Russia, della guerra, di vite sprecate, di come un ragazzo di 19 anni si trovi di fronte a sofferenza, sgomento, fame, gelo indicibili. Perché questa è la verità della guerra: strazio ed esplosione del male. Eppure lui è riuscito a conservare la propria dignità di uomo. E’ tornato. Tornato a piedi dalla Russia. E’ uno scampato in tutti i sensi. Scampato perché il caso lo ha fatto trovare più avanti o più indietro nella ritirata, perché si era soffermato in un’izba piuttosto che in un’altra. Uno scampato dall’odio, dalla violenza, ma non dai ricordi”.

“In guerra senza uccidere” - commenta Marco Lorusso, presidente del Cisv Italia-  è un bellissimo documentario, che commuove e fa riflettere. Ha interessato molto tutti i cisvini sia per la forza del messaggio, sia per la naturalezza con cui Giorgio Grassi affronta temi così tragici. Perfetta anche la fotografia. Il dibattito, che poi è seguito al film, con la regista, è stato molto educativo e interessante”.

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