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Elektra al Petruzzelli

Sabato 01 Febbraio 2014 08:50 Maria Fanizza
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Elettra al Petruzzelli elektra home

Maria Fanizza

Bari-1 Febbraio

E stata inaugurata ieri sera la stagione lirica al teatro Petruzzelli di Bari con la prima di Elektra, tante le personalità presenti in teatro.Il sindaco Michele Emiliano, l’assessore Silvia Godelli. Anche Fuortes, ora sovrintendente del teatro dell’opera di Roma era presente.
Insieme a Salomè, Elektra è tra le opere straussiane quella più rivoluzionaria, è certamente  un’opera espressionista. poiché esprime l’angoscia di una famiglia per la morte del padre, Agamennone il quale infatti è stato assassinato da Egisto, amante di Clitennestra. Il grido lacerante Agamennon rappresentato da quattro note è presente dalla prima scena e sarà ripetuto diverse volte. La tragedia si basa su quella di Sofocle, ma rivisitata in chiave ottocentesca  La sua fortuna non fu immediata, infatti alla prima rappresentazione, nel 1909 a Dresda, l’opera non raccolse un grande successo; ma già l’anno seguente al Covent Garden di Londra il pubblico si ricredette. Richard Strauss (del quale ricorrono i 150 anni dalla nascita) aveva lavorato sul libretto del poeta Hugo von Hofmannsthal, col quale avrebbe poi stabilito una collaborazione fervidissima. Il mito greco è alla base della narrazione. Elektra non perdona alla madre Clitemnestra, e all’amante di questa Egisto, l’omicidio del padre Agamennone. Costretta a vivere indegnamente in casa sua, Elektra sogna la vendetta.
L’allestimento di quest’opera, è curato dal regista Gianni Amelio, con la direzione di Jonathan Nott.,  
I temi presenti sono quello della scure, che incombe per tutta l’opera , il disgusto per la madre edil suo comportamento, la rabbia, l’odio.

Lo stile musicale è densissimo, complesso, il linguaggio musicale  infatti viene scardinato,  due  accordi perfetti, li mette insieme in modo da creare un contrasto. Le voci si appoggiano sull’orchestra, Elettra è sempre in scena, tutta l’opera si svolge sempre per duetti, Elettra e la sorella, Elettra e la madre,Elettra ed Oreste. Elettra esprime la sua angoscia urlando sono sola, ed invoca il padre, Agamennon, rimpiange la famiglia che aveva una volta, denuncia il mondo decomposto, noi danziamo intorno alla tua tomba grida al padre. La musica raggiunge il suo apice espressionista quando Clitennestra racconta ad Elettra  del suo sogno :Oreste vivo, ritorna e la uccide. “Cosa posso fare mi copro di pietre preziose, faccio sacrifici agli dei” confessa alla figlia cercando aiuto. Ma la figlia le risponde devi sacrificare te stessa. L’opera è un esempio di teatro d’opera: mette in musica infatti un dramma letterario.

 

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