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Bari Smart city. Intervista al prof. Giuseppe Pirlo di Fanizza Mariella
Smart city vuol dire innovazione tecnologica al servizio del cittadino: interazione digitale che si fa reale
Una città che supporta l’intelligenza collettiva, incoraggia la partecipazione e facilita l’accesso ai servizi.
Dal 2010 la città di Rio de Janeiro svolge il ruolo di pioniere dei primi esempi di implementazione intelligente delle tecnologie al fine di migliorare la vita dei cittadini: Dal 2010 infatti si è iniziato a usare l'aggettivo "Smart." L'Unione Europea (UE) prevede per la realizzazione delle "città intelligenti" una spesa totale di 12 miliardi di euro in un arco di tempo che si estende fino al 2020, nell'ambito del progetto Eu Smart city, con lo scopo di stimolare le città e le regioni ad impegnarsi per il miglioramento dell'ambiente cittadino. Tra le città italiane candidate per l'acquisizione del titolo di "città intelligente" vi è Torino, che grazie a vari progetti ed iniziative quali Torino Smart City si conferma all'avanguardia delle implementazioni tecnologiche e logistiche volte a migliorare la vita in città. Secondo il dizionario una città può essere definita intelligente, o Smart city, quando gli investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, tradizionali (trasporti) e moderne (ICT), riferite al capitale umano e sociale, assicurano uno sviluppo economico sostenibile e un'alta qualità della vita, una gestione sapiente delle risorse naturali, attraverso l'impegno e l'azione partecipativa.
Per molti il concetto di Smart city è basato essenzialmente sull'efficienza, che a sua volta è basata sulla gestione manageriale, sull'integrazione delle ICT e sulla partecipazione attiva dei cittadini. Ciò implica un nuovo tipo di Governance con il coinvolgimento autentico del cittadino nella politica pubblica. In questo approccio le città intelligenti possono essere identificate (e classificate) secondo sei assi o dimensioni principali:1-economia intelligente 2-mobilità intelligente 3-ambiente intelligente 4-persone intelligenti 5-vita intelligente 6-governance intelligente.
Per altri queste sembrano enunciazioni molto generiche che si prestano a troppe interpretazioni inoltre mancano il benessere sensoriale intellligente e la cultura intelligente in poche parole una città che oltre ad essere efficiente sia anche piacevole
Il problema è quanto queste idee siano perseguibili, in realtà non c’è una accoglienza viva perché in questo nuovo approccio risulta svuotata la vecchia idea basata sul ben collaudato meccanismo di distribuzione delle risorse disponibili: per fare il cambiamento ognuno deve prendersi una piccola fetta proporzionale al suo “potere”.
Abbiamo intervistato il professore Giuseppe Pirlo dell’Università di Bari referente per l'Agenda digitale e le Smart City.
Professore Che cosa vuol dire Smart city? Bari è una Smart city? Quali sono le caratteristiche per diventare Smart per una città?
1-Riferito al concetto tecnologico significa una città efficiente ma il concetto d iSmart implica anche una città piacevole, in una nuova dimensione, capace di attrarre ed appagare: procurare benessere spirituale e sensoriale. Una città non solo tecnologica ma anche piacevole e comoda da vivere. Il problema è: quanto questo sia possibile in una città come Bari?
Ogni qual volta emerge una nuova proposta abbiamo sempre una serie di problemi da risolvere: Esempio: A Bari ed in Puglia è stata installata la fibra, siamo “pieni di fibra” ma la utilizziamo al meglio delle sue potenzialità?
Si sta lavorando in generale sui servizi digitali: informazioni, comunicazioni, servizi telefonici, servizi bancari, ecc. poco sui servizi interattivi, uso di tecnologie, telemedicina, cultura, turismo, ecc. La fibra è una risorsa pubblica, che può favorire l’impresa migliorandone la qualità ma purtroppo la politica di gestione è assente. La Puglia è una della regioni piû cablate ma mancano le competenze digitali. Non c’è abbastanza sensibilità per il digitale, nè le persone nè le imprese sono in grado di utilizzare a pieno le tecnologie disponibili sul territorio per una mancanza di preparazione. I cittadini non sono pronti, non sono preparati ne tecnologicamente ne culturalmente, non sono pronte le amministrazioni. Il comune ha mostrato una certa sensibilità facendo corsi, ma dovrebbe promuoverne in maniera sistematica valorizzando le competenze di tanti giovani ed istruendoli sempre più .
2- Bari Smart Health Nell’ambito della salute, la telemedicina rappresenta un nuovo modello di erogazione dell’assistenza sanitaria, attraverso cui si rendono disponibili le risorse mediche di base e specialistiche a pazienti che non possono accedere direttamente ai servizi sanitari per difficoltà di varia natura. Non solo la sua adozione porta ad una riduzione dei costi diretti e indiretti delle prestazioni ma gli sviluppi in questo settore consentono la digitalizzazione degli strumenti, che producono dati numerici che possono essere gestiti e trasmessi ad appositi centri servizi nei quali vengono monitorati e analizzati per verificare automaticamente il superamento di determinate soglie e generare degli alert, nonché memorizzati per produrre una cartella clinica elettronica del paziente.
Tipiche applicazioni di telemedicina riguardano la medicina d’urgenza, la diffusione capillare sul territorio di competenze specialistiche, l’esecuzione di monitoraggi nell’ambito domiciliare, la didattica e la diffusione telematica dell’informazione riguardante i servizi sanitari.
La Telemedicina rappresenta una leva strategica per consentire l’abilitazione delle Reti di patologia e la continuità dei processi assistenziali e di riorganizzazione dell’intervento di cura, nonché l’intervento in situazioni di emergenza/urgenza.
La telemedicina è molto importante per il concetto di Smart city: ìnfatti se riusciamo a canalizzare le sue funzionalità la macchina può dare risultati validi. Attraverso un piccolo meccanismo si potrebbero trovare delle ottime soluzioni con una normativa più avanzata.
Nonostante siano ormai molte e diffuse le esperienze di Telemedicina nel territorio nazionale, anche con risultati di assoluto rilievo, e nonostante siano state ormai da diversi anni varate, a cura del Ministero della Salute, le Linee Guida nazionali, la Telemedicina stenta ancora ad essere inserita organicamente nelle organizzazioni delle Aziende Sanitarie.
Un esperimento molto interessante si sta facendo in alcune città: Milano, Bari, L’Aquila, Matera usando i 5g, questo potrebbe rivoluzionare la medicina, la rete 5g, infatti, dà la sicurezza di poter lavorare anche a distanza.
3-Un altro esempio è il mosaico digitale: sono delle piastrelle digitali, dotate di sensori che interagiscono con “il muro the wall”. Salvatore Pepe, un imprenditore coraggioso ha comprato una industria farmaceutica a Matera trasformandola ed è riuscito ad interessare gli Americani alla sua impresa che da niente sta diventando una specie di Murgia valley.
Il mosaico digitale ha tante potenzialità. Le reti di sensori wireless sono una tecnologia specifica che aiuta a creare Smart cities. Si tratta di creare una rete di nodi sensori intelligenti in grado di misurare molti parametri per una gestione più efficiente della città. I dati sono resi accessibili, in modalità wireless e in tempo reale, ai cittadini o alle autorità competenti. Ad esempio, i cittadini possono monitorare la concentrazione di inquinamento in ogni strada della città o possono ottenere gli allarmi automatici quando supera un certo livello È anche possibile ottimizzare l'irrigazione di parchi o l'illuminazione della città, rilevare perdite d'acqua o ottenere mappe acustiche. I bidoni della spazzatura possono inviare un allarme quando sono vicini ad essere pieni. Il traffico veicolare può essere monitorato in modo da modificare le luci della città in modo dinamico e può essere ridotto con sistemi che rilevano la più vicina area di parcheggio disponibile. Gli automobilisti possono ottenere informazioni tempestive in modo da poter individuare un parcheggio gratuito ed inserirsi rapidamente, risparmiando tempo e carburante. Queste informazioni possono ridurre ingorghi e inquinamento, migliorando quindi la qualità della vita. Recentemente è stato affermato che, in ragione della natura generatrice di reddito dei parcheggi, i sistemi intelligenti di parcheggio possono essere la base ideale per la creazione di reti wireless municipali.
4-Un’altra esperienza interessante è stata la creazione di un’app per avere delle localizzazioni indoor “next to me” come ha realizzato un museo in California su proposta di alcuni miei studenti dell’università che hanno illustrato al direttore del museo questo tool, Il direttore li ha ricevuti dopo pochi minuti di attesa ed ha accettato subito senza discutere e così in California le idee dei nostri alunni vanno avanti mentre qui non sono proprio considerate.
5- Smart scuola.La Smart School è la scuola che sa valorizzare il contributo dei contenuti e delle piattaforme digitali. Viviamo ancora sulla scia di una scuola forte come era una volta. E' finita l'era del libro di testo unico cartaceo, il cui contenuto non solo diventa digitale, ma si inserisce in un nuovo habitat culturale dove trovano spazio anche i contenuti creati direttamente da docenti e nativi digitali, le fonti informative di qualità selezionate dalla rete, nuove generazioni di applicazioni multimediali e virtuali. Le scuole vanno sostenute bisogna investire molto sulla scuola ma come si può sperare di fare innovazione senza una politica del digitale, senza una visione della Smart scuola non riusciamo a scegliere di fare un salto di qualità nella scuola.
Una scusa per non investire nel digitale spesso è quella di dire che si perdono posti di lavoro, se si perdono dei posti se ne creano degli altri, certo ogniqualvolta si cambia si perdono delle figure ma se ne creano delle altre. Se noi siamo lenti diventiamo fruitori della tecnologia degli altri, se non progettiamo diventiamo dipendenti degli altri e delle loro tecnologie, bisogna essere veloci nel comprendere l’innovazione ed investire. Preparare gli insegnanti ed educare gli studenti.
6- Smart safe security. Tutti noi siamo in vendita! La sicurezza dei dati è sempre più a rischio ed è importante investire sulla sicurezza dei data. La sicurezza dei dati cambia la vita della città.
La sicurezza informatica non riguarda piü solo la protezione dell’hardware o del software. L’informatizzazione della società ha allargato le maglie della sicurezza ICT, includendo persone e cose. Dalla gestione dei dati personali alla salvaguardia dei cittadini, tra privacy, normative e compliance, la sicurezza oggi richiede approcci e vision differenti
L’assunto fondamentale è che oggi il business non esiste senza Internet : è attraverso la rete che vengono trasmessi e ricevuti dati, progetti, costi, ordini, pagamenti, analisi di mercato, promozioni, ecc. Un uso intelligente della rete è quindi il presupposto di una Smart city per cui il problema della sicurezza è sistemico.L’applicazione del digitale nelle istituzioni pubbliche e private della regione Puglia offre un'opportunità straordinaria per produrre enormi miglioramenti nei servizi offerti ai cittadini e alle imprese, a tutto vantaggio dello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio.
Quali sono gli obiettivi I parametri di cui tenere conto per misurare il raggiungimento degli obiettivi per diventare una Smart city?
Il concetto di Smart city si deve legare ad una attitudine del cambiamento continua non si è mai Smart city si devono avere sempre degli obbiettivi da raggiungere. Una Smart city è una comunità che vive bene, io posso vivere in un paese senza l’ascensore ma ci vivo bene, una comunità unita che ha dei valori comuni. La tecnologia ci offre delle possibilità ma bisogna lavorare sulla civiltà e sulla coesione, queste sono le caratteristiche migliori per una società migliore. Pertanto una Smart city è una città la cui la comunità ha imparato ad apprendere, adattarsi e innovare. Questo può includere una forte attenzione al fine di conseguire l'inclusione sociale nei servizi pubblici dei residenti urbani (Smart card ad esempio di Southampton) e rafforzare la partecipazione dei cittadini alla co-progettazione. La sostenibilità in generale è vista come un'importante componente strategica della città intelligente. Il passaggio verso la sostenibilità sociale può essere inteso nella integrazione delle tecniche di partecipazione, come ad esempio la consultazione on-line e la co-progettazione delle modifiche ai servizi, per incentivare la partecipazione degli utenti come cittadini nel processo di democratizzazione sulle decisioni in merito ai futuri livelli di prestazione. La sostenibilità ambientale è importante in un mondo dove le risorse sono scarse e dove le città stanno sempre più basando il loro sviluppo e la loro ricchezza sul turismo, come sta facendo Bari, e sulle risorse naturali: il loro sfruttamento deve garantire l'uso sicuro e rinnovabile del patrimonio naturale. Questo ultimo punto è legato al business che ha portato allo sviluppo, in quanto il sapiente equilibrio di misure che promuovano la crescita da un lato e la tutela dei deboli dall'altro è una pietra miliare per lo sviluppo urbano sostenibile