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San Nicola verso l’alto Fanizza Maria
San Nicola, il vescovo di Myra. Un uomo, faro nella notte per gli ultimi contro le ingiustizie di questa terra. Un santo, che innalza le fragilità e le nobilita verso l’alto, che porta le minoranze con sé, verso l’alto, per renderle grandezze. È questo il Patrono a cui la città di Bari rende omaggio nei giorni della sua festa, in un percorso artistico a metà tra cielo e terra, tra tradizione e contemporaneità, tra Est e Ovest.
Direttore artistico della manifestazione Raffaello Fusaro; di quella aerea, che porterà i ballerini della compagnia ResExtensa in danza, sospesi in aria, la coreografa Elisa Barucchieri.
Il Corteo del 7 maggio, con partenza alle ore 20.30 da piazza Federico di Svevia, attraverserà via San Francesco d’Assisi, piazza Garibaldi, corso Vittorio Emanuele II, largo IV Novembre, lungomare Imperatore Augusto, largo Papa Urbano II per terminare in piazza San Nicola.
Il culto di San Nicola è esteso in tutto il mondo. Le sue gesta, di cui vi sono rare tracce documentate, tramandate nei secoli, sono divenute immagini memorabili in un patrimonio unico di leggende, favole popolari, miracoli che sono ancore di pace a tutte le latitudini.
In questa nuova edizione non mancheranno momenti di rievocazione storica in cui si alterneranno i sei gruppi storici della città (Aps I Figuranti di San Nicola, I marinai della traslazione, Timpanisti Nicolaus Barium, Militia Santi Nicolai, Historia, Compagnia d’arme Stratos). In un Medioevo rievocato e immaginario fra gozzi, marinai, cavalieri e figuranti in costume, timpanisti e sbandieratori, saranno portati in azione scenica miracoli e racconti leggendari di San Nicola ma, soprattutto, verrà rievocata la festa per traslazione delle ossa del Santo, ovvero il primo arrivo nella città delle reliquie di San Nicola.
“San Nicola con le sue storie, leggende e miracoli, incarna un patrimonio di riflessioni vive che superano i confini, ricordandoci che le persone, le genti, portano dentro stesso afflato e stessa dignità - ha sottolineato Raffaello Fusaro, direttore artistico del Corteo storico -. San Nicola,Vicino agli ultimi, al popolo, alle donne e agli uomini del mare e delle botteghe, è il Santo che lega la sua immagine al sorriso innocente dei bambini e degli ultimi. Le cronache della traslazione raccontano all’arrivo dei marinai, l’esuberante vittoria del popolo (il significato del nome Nicola, in greco, rimanda a questo concetto). La gioia di una folla innumerevole.
· Come tutto ebbe inizio: la traslazione delle ossa di San Nicola
Il 6 maggio, alle ore 19, sul molo San Nicola, nel luogo che i baresi chiamano “Nderralalanz”, come da tradizione all’ora del tramonto, sarà messa in scena la traslazione delle ossa del Santo, ovvero il primo arrivo nella città delle reliquie che, secondo la tradizione, furono deposte provvisoriamente nella chiesa di San Michele. Uno scrigno prezioso sarà trasportato da figuranti su piccole barche da pesca, accolto dalle guardie e dal popolo in festa e accompagnato da un interprete di Niceforo, il primo autore ad aver riportato l’incredibile impresa del 1087. Le ossa di San Nicola, infatti, riposarono a Myra per circa 750 anni prima di essere portate in Puglia con un colpo di mano dei marinai. Il pubblico, grazie al piccolo Corteo verso la città vecchia, si immergerà nell’anno 1000 respirando l’aria di festa all’arrivo dei 62 marinai in città, con 50 figuranti e i musicisti che giungeranno alla chiesa di San Michele, dove l’“Abate Elia” deporrà lo scrigno, in attesa della costruzione della Basilica.
· I quadri del Corteo storico
La rievocazione storica del 7 maggio è un percorso che vuole suscitare nel pubblico emozioni e riflessioni su tematiche antiche e allo stesso tempo contemporanee, utilizzando le storie tradizionali e la vita del Santo. Alcuni quadri saranno più festosi, altri drammatici, nella perenne dualità fra cui si muove l’umanità: bene e male, gioia e tristezza, benevolenza e tragedia. Non sarà una semplice sfilata di figuranti in costume storico, ma una sequenza di quadri in movimento alternata ai gruppi storici. Ogni quadro sarà messo in scena da attori e danzatori, insieme ai figuranti in costume storico, adulti e bambini, che interagiranno con la scena e il pubblico.
Ad annunciare l’arrivo del Santo saranno famiglie e bambini: figuranti canteranno e lanceranno in aria polvere colorata creando così una scia, un arcobaleno lungo il percorso. Saranno utilizzati prodotti naturali al 100% e biodegradabili, ottenuti da farina di mais e coloranti alimentari.
Primo quadro: “I ragazzi cretesi”
La prima azione scenica nel Corteo è una leggenda poco conosciuta: un venerdì santo, mentre i fedeli erano in preghiera, tre ragazzi giocavano sulla spiaggia. Si unirono a un ragazzo più grande e con lui salirono su una barca. Il mare agitato li spinse al largo. I ragazzi invocarono San Nicola che apparve, visibile solo a loro e li fece addormentare. Al risveglio, con il vento a favore, rientrarono in porto. Il quadro si ispira a uno dei miracoli che riguardano il rapporto tra il Santo, il mare e la gioventù. San Nicola, come albero maestro della nostra esistenza, ci trae fuori dal naufragio, raddrizza le vele della nostra esistenza e ci riporta in salvo.
Secondo quadro: “Le tre fanciulle”
Il secondo quadro raffigura l’atto di generosità più noto di San Nicola, rappresentato in azione scenica per il Corteo storico. Il dono, la solidarietà, il rispetto verso le donne sono i temi di questa scena. Tre fanciulle “sono trascinate” dal giogo paterno. Tre ragazze in abiti scuri, di differenti origini e colore della pelle a simboleggiare la condizione comune in cui versa la donna di ogni tempo. Dietro di loro un popolo di cortigiane e spettatrici. Nel percorso del Corteo, il pubblico sarà coinvolto emotivamente. Al loro seguito, a distanza, il giovane Nicola, che interverrà donando tre alte sfere lucenti e dorate (l’altezza verrà rappresentata da questi elementi simbolici) che sintetizzano la solidarietà nicolaiana. Il passaggio tra la condizione di schiavitù, che incatena le donne a un futuro immensamente triste, e la libertà verrà rappresentato da un’azione durante la quale l’unico in movimento sarà il giovane Nicola.
Terzo quadro: “Il quadro della pace”
Sebbene non sia tratto da miracoli o leggende, il terzo quadro racconta della fondazione del culto nicolaiano a Bari ovvero un momento della Translazione delle reliquie del Santo. Un quadro che non fa riferimento a un racconto leggendario o a un miracolo, ma che evoca eventi storici. Il 9 maggio, nel porto della città, i sessantadue marinai, di ritorno dalla spedizione a Myra, vennero accolti dalla folla in festa. Uno scontro tra il popolo dei marinai e le guardie dell’Arcivescovo Ursone (che in quel momento era a Trani o a Canosa) pose al centro della contesa l’urna che conteneva le ossa del Santo. L’Abate di San Benedetto, Elia, con i suoi monaci, placò gli animi e mise pace tra le fazioni avverse. L’aspra disputa nacque su chi dovesse custodire le reliquie del Santo, in quel momento ancora conservate e protette in un forziere dei marinai. I soldati armati e i cittadini baresi male armati si scontrarono aspramente; a terra rimasero due morti e molti feriti. L’Abate Elia intervenne proclamando Nicola il protettore della città e di tutto il popolo, e la pace venne così ristabilita in suo onore.
· “San Nicola degli Stranieri” e il San Nicola gigante, l’arte di ResExtensa nel Corteo storico del 7 maggio
La compagnia ResExtensa di Elisa Barucchieri incanterà il pubblico nella tappa di piazza Libertà. Venti danzatori aerei, una fusione tra professionisti di talento e giovani artisti del territorio, faranno il loro saluto alla Caravella, dinanzi a Palazzo Città, dando vita a una serie di figure aeree che creeranno un momento di magia. Con grazia e forza, essi interpreteranno il legame profondo tra la città e il suo patrono, celebrando la ricca tradizione marinaresca e la devozione che da secoli anima il popolo di Bari. Le loro movenze evocheranno l'energia del mare e l'ardore dei marinai, mentre i loro corpi si solleveranno in eleganti acrobazie, creando un'atmosfera di magia e commozione. Sarà un tributo vibrante alla storia e alla spiritualità di San Nicola, un invito a rinnovare il legame indissolubile tra la città, il suo protettore e il mistero che li avvolge.
A chiusura del Corteo ci sarà il San Nicola Gigante, una creazione stilizzata e imponente che si staglia maestosa lungo il percorso, suscitando meraviglia ed emanando un'aura di protezione che avvolge tutti coloro che lo incontrano lungo il cammino.
Pur partendo spoglio, la sua imponenza è tangibile, pronta a essere vestita durante il Corteo. È un momento di partecipazione del popolo di Bari, che si unisce nel passaggio di mano in mano dei simboli che richiamano la sua testimonianza, ancora estremamente rilevanti per il mondo contemporaneo.
Quando il Corteo avrà percorso la piazza e avrà proseguito per il suo itinerario, il pubblico si riverserà in piazza Libertà e assisterà allo spettacolo “San Nicola degli Stranieri", un'opera concepita tra cielo e terra, su un palco multi-level che offre una visione dinamica e coinvolgente. Inoltre, in una prima assoluta, lo spettacolo sarà narrato simultaneamente nella Lingua Italiana dei Segni e con audiodescrizione, garantendo l'accessibilità a tutti.
Questo spettacolo porta San Nicola da Myra a Bari, e da Bari al mondo intero, in un abbraccio che unisce le persone, testimoniato dai cittadini di un mondo ancora troppo diviso. “San Nicola degli Stranieri” racconta una storia di unità, compassione e speranza in suo nome, per la quale ogni cittadino del mondo è responsabile.
Altri interventi di spettacolo di ResExtensa sono previsti di fronte al Teatro Margherita e nello spettacolo finale in Basilica.
· “San Nicola nei nostri sguardi verso l’alto”, lo spettacolo finale
Il grande spettacolo finale, ormai icona del Corteo Storico di Bari, donerà un'esperienza emozionante nello spazio del sagrato della Basilica di San Nicola. Qui, nell’ultima tappa del percorso, sfileranno i popolani, i nobili, i marinai, i soldati, il clero, gli sbandieratori, i timpanisti, gli armigeri e i danzatori, i bimbi e gli ultimi. Tutti s’incontreranno davanti alla porta della Basilica insieme ai quadri del Corteo dell’edizione 2024.
L’arrivo sarà accompagnato da una evocazione recitata da Marcello Prayer, attore ed interprete teatrale. La musica dal vivo al pianoforte sarà eseguita dal cantautore Renzo Rubino e, in un momento di grande impatto, le videoproiezioni sulla facciata della Basilica saranno immagini cinematografiche d’autore che ritraggono tutti noi. Come in una lente d’ingrandimento sul mondo, donne e uomini, bambini, migranti, gente comune, marinai, lavoratrici e lavoratori, uomini della terra, persone della strada. Un mondo reale filtrato dal nostro sguardo, fatto non da attori ma da gente comune. Volti tutti diversi, densi di sentimento, che raccontano cosa rende umano uno sguardo, il desiderio di infinito, la speranza e la fratellanza del popolo di San Nicola.
Anche qui interverrà la danza di ResExtensa: “San Nicola verso l’alto” è un'opera concepita tra cielo e terra, in uno show multi-level che offre una visione dinamica e coinvolgente. Inoltre, in una prima assoluta, lo spettacolo sarà narrato simultaneamente nella Lingua Italiana dei Segni e con audiodescrizione,